Quella che ci racconta Marcela Serrano, nei suo Quaderni del pianto, è la storia di una donna forte, di quelle che combattono guerre impossibili, quelle che la vita ferisce con una ferocia inaudita. La scrittrice cilena continua, con questo suo ultimo romanzo, a tratteggiare, con i suoi ritratti di donna, il riflesso di un paese, un’epoca, una cultura. Torna per parlarci del Sud America disegnando con maestria un nuovo profilo di donna. Ci ricorda le eroine che l’hanno preceduta, fatte di acciaio e nuvole, pronte a combattere contro il mondo intero per riconquistare un angolo di paradiso.
E questa volta la battaglia che la Serrano ci racconta è quella dei bambini rubati. Nei Quaderni del pianto la scrittrice cilena si trova a rievocare la storia di una donna come tante, di quelle cresciute in campagna, senza educazione, che dopo aver dato alla luce una bambina si trova davanti dei medici che gliene annunciano la morte improvvisa, ingiustificata, inspiegabile. Con una consapevolezza ancestrale e quasi animalesca l’eroina rifiuta di credere a questa notizia ingaggiando una vera e propria lotta alla riconquista della verità.
E la ricerca della figlia passerà attraverso la conquista dell’istruzione che le restituirà quell’esistenza che le sue umili origini sembravano negarle di fronte ad una società omertosa dove i valori sembrano dettati dalla voce del dio denaro.
Ancora una volta Marcela Serrano fa, di un racconto intimo, il ritratto di una società, con brusche e scarne pennellate. Il linguaggio semplice e diretto, si accorda alla perfezione non solo con la storia narrata ma con il personaggio. Il lettore affascinato ascolta silenzioso una voce narrare, con tono fermo e semplice, quella che è l’atroce realtà di troppe madri.
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“Più avanti la vita mi avrebbe regalato tanti cieli azzurri, ma quello fu l’unico paradiso. Finché, mio malgrado, le sue porte si richiusero. Lo sapete, no, se c’è una cosa che contraddistingue il paradiso, è che a un certo punto smette di essere tale, tutti ne veniamo scacciati, presto o tardi.”
Marcela Serrano, I quaderni del pianto.
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Marcela Serrano, I quaderni del pianto, Feltrinelli, 7,50 €.
by kokeicha
30 gennaio 2010 at 18:20
Il primo libro che ho letto il tempo di blanca, l’ho scelto per caso perchè mi piaceva la copertina, poi ho continuato con questa grande scrittrice e grande donna che sa tratteggiare personalità ed ambienti senza mai scadere nel banale e scontato.
31 gennaio 2010 at 12:35
Il primo libro di Marcela Serrano che lessi fu “Antigua vita mia”, regaltamo per natale. Da allora non smessi più. E tra i suoi più belli e intensi c’è sicuramente “Il tempo di Blanca”, che tu citi ma anche “L’albergo delle donne tristi” e “Noi che ci vogliamo così bene”.
Anche questo suo ultimo, pur non superando a mio avviso “L’albergo delle donne tristi”, rispetta in pieno le attese dei lettori che già la conoscono.
31 gennaio 2010 at 19:33
Segno sull’agenda tra i nuovi libri da leggere.
1 febbraio 2010 at 10:07
Poi allora mi farai sapere…
Buona lettura! 😉
2 febbraio 2010 at 11:22
Qualcosa in questa tua recensione , mi dice che è il mio genere di lettura ; sono già curiosa , perciò lo metto in lista per i prossimi acquisti!
3 febbraio 2010 at 16:33
Se posso darti un consiglio, prima di questo, metti nella tua lista “Nostra Signora della solitudine” oppure “Il tempo di Blanca”.
E poi fammi sapere, anche se fosse tra qualche mese.
Buona lettura, comunque!
6 aprile 2010 at 20:29
adoro la Serrano, ho letto molto di lei..
trovo molta assonanza con me, con il mio mondo interiore
6 aprile 2010 at 22:19
Anche io sento la sua scrittura molto vicina al mio mondo. È di sicuro uno dei miei scrittori preferiti… 😉
31 maggio 2010 at 15:52
If only more than 20 people would hear about this..
31 maggio 2010 at 17:29
If only… We should to talk and write about it. Not shut up. Not close ours eyes… only shout the reality and serch the truth…
8 aprile 2011 at 19:01
non so descrivere le emozioni che mi trasmette qesta scrittrice…….mi ha fatto tanto amare il so paese che non vedo l’ora di poterlo visitare!!!!!
19 aprile 2011 at 22:04
Ti capisco, anche io amo molto i suoi romanzi, non fosse altro per le ambientazioni che sa ricreare… Bellissime letture! 😉