Me ne sto qui, seduta in giardino, all’ombra del gazebo, la gattina in grembo, a leggere… sto leggendo un bellissimo romanzo di un premio Nobel, e mi chiedo se, mentre io leggo la storia della morte di Riccardo Reìs, ci sia qualcuno che legga la mia; qualcuno che, pagina dopo pagina, mi legga vivere tra le righe di un romanzo.
C’è qualcuno che se ne sta sdraiato sul divano a leggere la storia della mia vita?
Se per caso ci fossi, caro lettore, potresti per cortesia saltare qualche pagina, magari qualche capitolo, e vedere se ci sarà anche per me un momento in cui sogni ed illusioni smetteranno di avere il sopravvento e lasceranno il posto ad una semplice, banale, concreta, piacevole realtà? Grazie!
30 giugno 2010 at 14:45
Arriveranno momenti migliori , basta saperli aspettare.
1 luglio 2010 at 13:53
Speriamo solo che non arrivino quando avrò 90 anni… 😀
30 giugno 2010 at 21:39
Abbi pazienza, sono sicuro che arriverà prima o poi una piacevole realtà che ti farà sognare. Non avere fretta.
1 luglio 2010 at 13:54
Io non ho fretta, anzi. Ma sto iniziando ad essere stanca e rassegnata, e questa è una brutta cosa.
1 luglio 2010 at 09:25
Ognuno di noi, attraverso questo blog, legge un po’ di storia della tua vita, se poi lo fa da un giardino..la risposta alla tua prima doomanda è SI.
Per la seconda è un po’ più difficile..ma forse è meglio scoprirlo da sola..e sono sicura che accadrà molto presto!
1 luglio 2010 at 13:55
😀 Grazie lettrice mia carissima, confido in questa tua convinzione, ché non per nulla sei mia lettrice, che arrivi presto qualcosa di buono anche per me!
1 luglio 2010 at 10:48
Forse è come quando si aspetta l’autobus. Che si sta lì, magari sotto la pioggia, ad aspettarlo per minuti che sembrano interminabili.. quando alla fine ci si stufa e ci si incammina, eccolo che arriva.
A me è sempre successo. A volte le cose succedono quando meno ce le si aspetta..
Son sicura che arriverà quel momento..
1 luglio 2010 at 13:58
Anche a me è sempre successo così… dopo che l’avevo aspettato per lunghissimi e interminabili minuti, svoltavo le spalle per prendere la metro, ed eccolo che si avvicinava…
1 luglio 2010 at 12:16
oddio ti ho risposto nel post precedente…ho scelto il giorno sbagliato per smettere di annusare la vinavil
1 luglio 2010 at 14:05
Sarà che te l’ho rubata io da sotto il naso? Il che spiegherebbe le ragioni del post… 😀
1 luglio 2010 at 14:09
Vedo che siamo molto ottimiste eh?! Ma no dai come dice unspokenwords abbi pazienza.
1 luglio 2010 at 14:57
Ma si, si, è che ogni tanto la pazienza la finisco. Questo pomeriggio vado dal pazienzivendolo e ne compro un po’ 😀
1 luglio 2010 at 14:58
Ahah carina questa!
Io invece vorrei tanto avere un po’ d’aria fresca , sto morendo di caldo 😦
4 luglio 2010 at 16:35
la storia della tua vita, piccole finestre che tu apri, la leggiamo in queste pagine,
e credimi una rassicurante e serena realtà arriverà…credimi!
7 luglio 2010 at 09:31
Che begli aggettivi hai usato… speriamo! 😉
6 luglio 2010 at 21:57
Sarebbe molto bello sapere che qualcuno ti legge tra le pagine di un libro, ma chissà se poi nel momento stesso in cui veniamo a sapere di essere “letti” non ci spaventi.
Semplice realtà si, ma banale? pensaci bene.
un bacio
7 luglio 2010 at 09:31
Lo so, lo so, ma delle volte sarebbe così confortante e rassicurante… 😉
un bacio
7 luglio 2010 at 18:07
Ed eccomi qua dopo un mese di assenza che ti leggo e che trovo qualcosa che avrei scritto in modo perfettamente uguale io: quando ho bisogno di “accelerare” il ritmo della vita, sorvolando alcuni momenti sgradevoli o noiosi come l’aspettare, mi pongo la stessa tua domanda. Mi proietto nel futuro, cerco di sbirciarlo, di prevederlo, di annusarlo, di socchiuderlo solo e unicamente per darci una velocissima occhiata! Come mi piacerebbe saper che tutto questo aspettare è per il mio bene, e che mi porta verso il mio obiettivo. Se solo potessi saperlo, giuro che passerei tutte le ore dell’aspettare in felicità assoluta 🙂
7 luglio 2010 at 18:08
P.S. Mi dici per favore come si chiama il fiore giallo nella foto della tua testata? E’ bellissimo!
7 luglio 2010 at 18:31
Fresie… sono delle fresie! Ed è anche un fiore profumatissimo. 😉
7 luglio 2010 at 18:35
Io sono esattamente come te. Però, se ci pensi, è terribile che questa “tensione” verso il futuro ci renda incapaci di godere semplicemente del presente, proprio perché, come dici tu, se solo lo sapessimo passeremmo tutte le ore dell’aspettare in felicità assoluta… ma no ci sarà mai dato di sapere… e allora? che si fa?
Io continuerò a desiderare di sapere come sarà la mia vita tra qualche anno, e di anno in anno, mi rendo conto che dovrei smettere sia di pormi domande, sia di perdere tempo ad immaginare… non credo sarà mai possibile! Tu come la vedi?
7 luglio 2010 at 19:07
Non smettete di immaginare, di sognare. Cercate di godervi la vita per quel che é vivendo ogni giorno al massimo delle vostre possibilità, vivete il presente, immaginate il domani, tralasciate il passato e abbiate fiducia nel futuro senza però pensarci troppo o rischierete di non assaporare l’oggi.
7 luglio 2010 at 20:30
È la vecchiaia che ti rende così saggio? 😀 Hai ragione, ragione da vendere… credo sia una vecchia abitudine, come un tic, che hai e difficilmente ti riesce di controllare… ma si tenta, altro che se si tenta! 😉
7 luglio 2010 at 22:30
Lo so, ma bisogna imparare a controllare quel tic e non riusciremo mai a vivere come meritano veramente i nostri sogni.
28 luglio 2010 at 22:24
Sarebbe bello essere la protagonista di una qualche storia che sta lasciando sulle spine un ipotetico lettore..e proprio per questa angoscia che da lettori proviamo mentre leggiamo momenti di vita anche spiacevoli penso che sia giusto vivere i nostri frammenti di esistenza con la piena consapevolezza che è la nostra vita, che tutto quello che ci succede ci fa bene (anche se a volte non capisci come!) e ogni occasione deve essere vissuta. forse così non lascerei il mio lettore deluso!! 😉
29 luglio 2010 at 08:51
Ogni cosa va vissuta, solo per non dover avere rimpianti in seguito. Per non rimpiangere di non aver fatto, detto, agito… Ma non è semplice, alle volte per paura si preferisce l’immobilismo. C’è un momento per tutto. Anche quello per far felici i propri lettori 😉